8 Ottobre 2025, di Barbara Weisz – PMI.it
Le macchine agricole non immatricolate che operano esclusivamente all’interno di terreni privati non hanno obbligo assicurativo RCA: lo prevedono alcuni emendamenti approvati in commissione al Senato nell’ambito dei lavori di approvazione della legge annuale sulle PMI.
L’obbligo di stipulare la polizza sarebbe previsto dal Codice delle assicurazioni private, in recepimento di una direttiva UE. Il Ddl PMI, nella versione approvata dal Governo, prevedeva già una deroga per i carrelli elevatori e per i veicoli utilizzati esclusivamente in zone non accessibili al pubblico nelle aree ferroviarie, portuali e aeroportuali. In fase di approvazione degli emendamenti al testo, l’esclusione è stata estesa anche ai mezzi agricoli.
La deroga dall’obbligo assicurativo riguarda le macchine agricole non immatricolate o prive del certificato di idoneità tecnica alla circolazione, che operano esclusivamente all’interno di fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno non accessibili al pubblico.
Resta la condizione, prevista anche per i carrelli elevatori e per i mezzi utilizzati nelle aree logistiche degli scali, che i macchinari siano coperti da polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi diversa dall’assicurazione obbligatoria.
In questi casi, proseguono gli emendamenti approvati (che hanno tutti lo stesso testo) «non vi è obbligo di indennizzo da parte del Fondo di garanzia di cui all’articolo 283, se la responsabilità verso terzi, per i sinistri occorsi nelle aree indicate, è comunque coperta da assicurazione volontaria o contratta in forza di disposizioni speciali».
Soddisfazione da parte di Federacma, sigla di Confcommercio che riunisce i rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, che però rileva come la norma approvata non sia risolutiva. «La norma approvata non può ancora considerarsi risolutiva: alcune situazioni rimangono escluse o non pienamente chiarite – dichiara il presidente, Andrea Borio -, a partire da quelle relative ai mezzi agricoli nei piazzali di concessionari, rivenditori e costruttori o alle macchine operatrici, che continuano a restare in un limbo giuridico». Il riferimento è a una proposta avanzata insieme ad altre associazioni di categoria, ovvero Federunacoma, Assodimi-Assonolo, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec e UNCAI, che chiedeva l’estensione della proroga anche alle macchine agricole e operatrici utilizzate in cantieri, magazzini, aree aziendali private, piazzali di rivenditori e costruttori.
Borio ritiene che la norma presenti ancora «elementi di margine interpretativo circa il reale perimetro di applicazione della deroga» e chiede un confronto con i ministeri competenti, ovvero Trasporti, Imprese e Agricoltura, per definire in modo puntuale le casistiche realmente derogabili e, parallelamente, trovare soluzioni tecniche per i casi ancora non coperti da strumenti assicurativi idonei.