9 Ottobre 2025, di Barbara Weisz – PMI.it
Le credenziali di identità digitale SPID continueranno a funzionare per i prossimi cinque anni: l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e il dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno infatti firmato l’accordo che prolunga la convenzione per la gestione del Sistema Pubblico di Identità Digitale fino al 2030.
Più in generale, c’è la volontà di continuare a promuovere i servizi per la transizione digitale del Paese, aprendo anche a nuovi modelli d’uso.
Nuove funzionalità in arrivo
Oltre a rinnovare la convenzione, è previsto lo sviluppo di nuovi strumenti per consentire ai cittadini di verificare in modo semplice e sicuro gli SPID attivi associati al proprio codice fiscale.
Un ulteriore impegno condiviso riguarda lo sviluppo di SPID per professionisti e persone giuridiche, così da rafforzarne il ruolo come infrastruttura nazionale a supporto di imprese, ordini professionali, associazioni di categoria e loro dipendenti.
Verso SPID a pagamento
Assocertificatori, che rappresenta le aziende del settore, ha anticipato l’intenzione di Governo di investire nello SPID e valorizzare economicamente la base utenti secondo logiche di mercato, come già previsto dalla precedente convenzione e recentemente perseguita da alcuni gestori, che sono passati ad un modello a pagamento per il rilascio di credenziali digitali (in abbonamento annuo), come InfoCert e Aruba.
I dati sulle adesioni a SPID
Negli ultimi anni si era parlato ripetutamente dell’ipotesi di passare definitivamente a un nuovo sistema di identità digitale interamente basato sulla CIE (la carta d’identità digitale), in sostituzione di SPID.
Attualmente sono attivi entrambi i sistemi ma SPID è decisamente più diffuso, anche perché è stato il primo disponibile sul mercato. Nello specifico, sono oltre 41 milioni i cittadini con un’identità attiva, realizzando lo scorso anno 1,2 miliardi di autenticazioni per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e delle imprese private che utilizzando questo sistema.
Nel 2025, le identità rilasciate sono aumentate ancora e nel primo semestre ne sono state attivate 52mila a settimana, per 630 milioni di accessi complessivi.
Secondo le ultime stime dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, la percentuale di popolazione internet italiana attiva che utilizza SPID ha raggiunto l’89%, e l’86% degli utenti lo utilizza più volte durante l’anno, un primato a livello europeo.