9 Ottobre 2025, di Teresa Barone – PMI.it
Per l’Agenzia delle Entrate è arrivato il momento di riscuotere dai datori di lavoro le somme erogate come bonus IRPEF in busta paga ai lavoratori dipendenti ma utilizzate indebitamente. Con la risoluzione n. 51 del 6 ottobre 2025, ha istituito i nuovi codici tributo per consentire ai sostituti d’imposta di versare quanto dovuto come recupero del trattamento integrativo (l’ex Bonus Renzi) indebitamente utilizzato in compensazione.
ICon reddito fino a 15mila euro spettano 100 euro al mese esentasse, con reddito fino a 28mila euro il trattamento è riconosciuto in misura ridotta, ma solo se le detrazioni spettanti superano l’imposta (l’importo del bonus è pari alla differenza tra detrazioni e imposta lorda). Chi supera le soglie ma ha fruito del bonus, deve restituirlo tramite trattenuta in busta paga, con il datore di lavoro che lo riversa all’Erario.
In base alla normativa, il bonus da 100 euro era stato erogato agli aventi diritto da parte del datore di lavoro, pubblico o privato, in qualità di sostituto d’imposta, chiamato anche a recuperare il credito mediante compensazione.
In caso di indebito, per consentire il recupero, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i seguenti codici riferiti ai modelli F24 e F24 Enti Pubblici:
- 7909 per il versamento del credito indebitamente utilizzato e relativi interessi (F24);
- 7910 per il versamento delle sanzioni connesse al controllo sostanziale (F24).
- 700E per il recupero del credito e degli interessi (F24 EP);
- 701E per le relative sanzioni (F24 EP).
Il pagamento delle somme dovute deve essere effettuato per intero, rispettando il termine per presentare ricorso, senza possibilità di avvalersi della compensazione.